Legge di stabilità: bonus casa, strumento importantissimo per l’economia italiana

Dal 1998 ad oggi le famiglie italiane hanno speso 237 mld, comprendendo le ristrutturazioni e gli interventi sull’efficientamento energetico (32 mld dal 2007).

La legge di Stabilità 2017 prevede alcune importanti modifiche agli incentivi, vediamoli:

Nel 2016 per le opere effettuate nelle zone a rischio sismico 1 e 2 era previsto un bonus del 65%, spalmato su dieci anni, su un tetto di 96 mila euro.  Dal 1° gennaio 2017 la detrazione di base scende al 50% ma su cinque anni e si applica anche per gli immobili che si trovano nelle zone di rischio 3. In aggiunta se i lavori consentiranno di diminuire di una classe il rischio sismico, la detrazione sale al 70%, se il miglioramento sarà di due classi si sale all’80%.
Le detrazioni sono aumentate di un ulteriore 5% se i lavori sono riferiti a parti comuni condominiali.

Efficienza energetica confermata per il 2017 ma cambia per i condomìni

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, sono confermate per il solo 2017 le regole attuali per i lavori nelle singole unità immobiliari, ma si cambia per i condomini. L’agevolazione sarà valida per gli anni di imposta dal 2017 al 2021 e calcolata su un tetto di 40mila euro all’anno per unità immobiliare; salirà al 70% se le opere riguardano almeno un quarto dell’involucro dell’edificio e al 75% se si superano le prestazioni energetiche medie invernali ed estive identificate dal decreto 26/2015 del ministero dello Sviluppo Economico.

Il cosiddetto eco bonus è legato alle opere di efficientamento energetico della casa e dell’edificio è pari al 65% della spesa, spalmata anche questa in 10 anni sull’Irpef, nel caso delle persone fisiche o dell’Ires, nel caso delle società: a differenza dell’incentivo per le ristrutturazioni questo bonus si applica anche agli immobili di impresa e a chi ne detiene il possesso o ne fa uso. Il tetto su cui calcolare il beneficio dipende dai casi. Per esempio, il rimborso totale arriva a 30mila euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione.

Meno vantaggi per i giovani

Una stretta è prevista per i mobili: nel 2017 infatti non ci saranno più specifiche agevolazioni per i giovani; sarà possibile detrarre il 50% su un massimo di 10mila euro per acquisti di arredi o grandi elettrodomestici ma solo se le spese sono legate a ristrutturazioni avviate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017.

l bonus arredi ha meccanismo analogo a quello delle ristrutturazioni ma con meno complicazioni burocratiche. È agevolato l’acquisto di mobili nuovi e di grandi elettrodomestici nuovi e per i quali sia prevista l’etichetta energetica purché la classe energetica non inferiore alla A+, (A solo per i forni). Tra gli arredi risultano agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Resta il super-bonus

Il bonus più richiesto dai contribuenti è quello sulle ristrutturazioni edilizie; nella sua versione ordinaria dovrebbe coprire il 36% delle spese fino a 48 mila euro, spalmati in dieci anni ma per tutto il 2017 l’agevolazione sarà 50% su 96 mila euro.

Riguarda essenzialmente solo le persone fisiche e gli immobili residenziali. Sono detraibili le opere di manutenzione delle parti comuni e, nelle singole unità, solo i lavori di manutenzione straordinaria o di categoria urbanistica superiore. La manutenzione ordinaria è esclusa a meno che, per esempio, le opere non rientrano in un complesso di interventi straordinari.

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