Tutti d’accordo sulla necessità di investire sulla riqualificazione energetica e urbana

Il governatore di Bankitalia Visco chiede incentivi per stimolare gli investimenti privati sul rinnovo del patrimonio edilizio esistente

Consumo del suolo, efficienza energetica e ripresa economica, sono questi i temi toccati dal governatore della Banca d’Italia in occasione del suo intervento di fine maggio. Anche l’on. Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera ha condiviso spirito e toni. Proposte che arrivano sulla scia di quanto fatto finora con l’Ecobonus e le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni. Ma evidentemente ancora non basta, e come non condividere questa necessità da parte nostra.

Nelle sue considerazioni finali Visco ha infatti affermato che “un rilancio degli investimenti in costruzioni, indirizzato soprattutto alla ristrutturazione del patrimonio esistente, alla valorizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzione dei rischi idrogeologici, avrebbe effetti importanti sull’occupazione e sull’attività economica”.

Il governatore di Bankitalia è intervenuto anche sul tema del consumo di suolo e dell’efficienza energetica su cui, a suo avviso, si potrebbe fare di più. “Nel nostro paese – ha sottolineato Visco – è elevata la quota di territorio destinata a urbanizzazione, ma è ampia la presenza di immobili e infrastrutture degradati, così come modesti sono i progressi sinora conseguiti nella tutela dell’ambiente e nell’efficienza energetica”.

Se la riqualificazione degli edifici esistenti è auspicabile non solo per la riduzione dell’inquinamento a livello globale, ma anche per il risparmio in bolletta, è anche vero che gli investimenti dei privati vanno incentivati con norme specifiche. Secondo Visco, infatti, “l’ammodernamento del patrimonio urbanistico passa anche attraverso iniziative legislative, che puntino a un più efficace raccordo tra il quadro normativo nazionale e quello locale e alla creazione di condizioni più favorevoli per gli investimenti di operatori privati. La sua realizzazione richiede una condivisione diffusa”.

Secondo Realacci, le parole di Visco aprono la strada ad una nuova edilizia basata sulla qualità e la sicurezza del territorio attraverso l’incentivo agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

“Mi auguro – ha concluso Realacci – che le sue parole aiutino scelte lungimiranti e coraggiose che è necessario fare anche in Legge di Stabilità su questi fronti. Del resto già nel 2014 il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha rappresentato una straordinaria misura anticiclica: ha prodotto 28,5 miliardi di euro di investimenti e 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l’inquinamento e le bollette delle famiglie.

(fonte edilportale.com)