Annuncio del governo. La nota di aggiornamento al Def confermerà le stime al ribasso del Pil

Crescita più lenta e deficit che si spingerà, inevitabilmente, un po’ più verso l’alto. Lunedì, con la nota di aggiornamento al Def che sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri, il governo certificherà un andamento del Pil meno soddisfacente delle attese, seppure in continuo lieve aumento: la forchetta a questo punto, dopo la revisione del Pil 2014 e 2015 dell’Istat, è ristretta tra +0,8% e +0,9%, tre o forse quattro decimali sotto l’indicazione di aprile quando si prevedeva una ripresa finalmente sopra lo zero virgola (+1,2%). Le risorse per il prossimo anno, ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, saranno «scarse» ma il governo resta intenzionato a concentrarle sugli investimenti, per spingere «crescita e occupazione». Il ritmo dell’economia, però, si rifletterà sul rapporto con l’indebitamento, che dovrebbe attestarsi tra il 2,4% e (più
probabile) il 2,5%, in questo caso in rialzo rispetto al 2,3% concordato con l’Europa per il 2016. In ogni caso l’esecutivo resta fiducioso di ottenere il via libera, anche all’esclusione dal patto di stabilità delle spese per i migranti e il post-terremoto.

Per sostenere il piano Casa Italia, che a breve dovrebbe vedere l’ufficializzazione della cabina di regia, saranno prorogati anche il prossimo anno i vari bonus per i lavori di casa. «L’ecobonus al 65% sarà rinnovato anche nel 2017» ha assicurato il premier, invitando i cittadini a fare interventi di adeguamento antisismico.
Questo ultimo bonus, introdotto con l’ultima legge di Stabilità, potrebbe rimanere invece al 50%, nonostante il pressing per elevare lo sconto. Sul fronte delle agevolazioni per i lavori in casa tra le ipotesi sembrava avere maggiore forza quella di mantenere tutti e tre gli attuali sconti, per ristrutturazioni, riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica, ma senza aumenti. Anche il bonus antisismico, insomma, rimarrebbe all’attuale 50% e non salirebbe al 65% come l’ecobonus. Per renderlo più appetibile si starebbe però ragionando sia sulla possibilità di alzare lo sconto quando i lavori per l’efficienza energetica siano abbinati a quelli per l’antisismica sia sulla possibilità di accorciare i tempi di recupero di questo ultimo sconto da 10 anni magari a 7 o 8, ma ancora è da verificare la compatibilità finanziaria della misura. Le novità potrebbero invece riguardare i condomini, con un nuovo meccanismo per agevolare gli interventi di recupero.