Per gli appalti pubblici un Codice tutto nuovo

Ora scatta la sfida dell’attuazione

Un codice degli appalti che pone maggiore attenzione alla piccola impresa quello approdato il 19 aprile nella Gazzetta Ufficiale. L’Italia ora ha nuove regole ispirate alle direttive europee, proprio per difendere i principi, che raccomandano di favorire la partecipazione delle piccole imprese agli appalti pubblici.

Si comincia dalla suddivisione in lotti prestazionali per arrivare all’obbligo, da parte della stazione appaltante, del pagamento diretto alle microimprese subappaltatrici. E ancora, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa diventa strumento di aggiudicazione preferenziale dell’appalto. Inoltre la possibilità di affidamento con procedure negoziate fino a 1 milione di euro e l’applicazione del criterio del massimo ribasso fino a 1 milione di euro. Così come l’inserimento del Certificato Esecuzione Lavori, il limite al 30% per il subappalto e l’anticipazione del prezzo all’impresa esecutrice pari al 20% del valore dell’appalto.

Tutto interessante e da vedere in pratica, ma è proprio qui il problema, infatti, il percorso sempre essere ancora tortuoso. Per attuarlo, serviranno decreti del Ministero delle Infrastrutture e linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione. Con il rischio che nel frattempo si possa creare un clima di incertezza e di disincentivazione delle gare pubbliche.

La nostra speranza è che venga dato il giusto valore e venga tenuto in considerazione dalle stazioni appaltanti, quelle realtà come Ideal Sistem fortemente radicata nel territorio sardo. Un’azienda nata in Sardegna che produce e opera in tutti i territori sardi, con una squadra di operatori del territorio. Sia nel pubblico che nel settore privato, questi devono essere valori importanti da tenere in considerazione nel momento della scelta.

A questo indirizzo la legge: http://www.codiceappalti.it/#legge – con l’impegno a monitorare e tenere aggiornati i contenuti.